Due gemelle

D: Raccontaci di te…
R: Sono di Sesto, abito qui da tanti anni, mi trovo bene.
Sono sposata da 16 anni e ho due figlie, due gemelle adolescenti.
Non è stato facile: la gravidanza, che prima non arrivava e poi ho scoperto di aspettare due bambini; l’attesa, il parto, tutta la mia vita non è stata facile.

Le gemelle sono nate premature e la loro assistenza subito dopo la nascita è stata complessa, a volte dolorosa, lunga e molto costosa.

Ho passato due mesi in terapia intensiva e le mie energie erano tutte concentrate sulle bambine e sulla loro vita. Mi sono anche chiesta se ce l’avrebbero fatta.

Mio marito ha deciso che tutta questa fatica non faceva per lui e se n’è andato, lasciandomi sola.
Ora mi sento affannata, stanchissima.


D:Quandoti sei rivolta alla Caritas? Per quali bisogni? Quali erano le tue emozioni?
R: Mi sono avvicinata a Caritas l’anno scorso perché non riuscivo più a gestire tutte le spese con il mio unico e scarso stipendio.
Ho un contratto part-time e le mie figlie vanno a scuola.
Mio marito è senza lavoro, quindi non contribuisce in nessun modo alla loro crescita.

Caritas mi ha aiutata dal punto di vista economico, ha cercato di far fronte alla mia grave situazione debitoria. È stata una benedizione, ma la mia rabbia verso chi non mi ha aiutata a crescere le bambine è rimasta.
Credo che i dispiaceri, le delusioni, la fatica, poi si riversino nel corpo e ti facciano star male.


D: Hai provato a parlare dei tuoi problemi di salute con il medico di famiglia o in ospedale?
R: Quando sono stata male, ne ho parlato con il mio medico di famiglia, ho fatto anche alcuni esami in ospedale, il problema sono sempre i costi.

Faccio fatica, tutti i giorni, anche lavorando.
Quando penso a tutte le spese da affrontare, va a finire che lascio sempre la mia salute in fondo alla lista… anche se in questo modo il mio stato è peggiorato e il dolore pure.

D: E oggi come ti senti ?

R: Molto affaticata, ho sempre la sensazione di non riuscire a fare tutto, a fare tutto bene.
Due figlie adolescenti così difficili non mi fanno dormire la notte.

Non mi sento mai tranquilla. E non sono sicura riuscirò mai a trovare la mia pace.

D: Parliamo dell’esperienza al Centro Medico Santagostino: in quale struttura sei stata e quali specialisti ti hanno visitata?

R: Sono stata nei centri di via Castaldi e di piazza Sant’Agostino, mi

sono trovata molto bene, soprattutto con una dottoressa (N.D.R. ci dice il nome che per motivi di riservatezza non lo pubblichiamo). I medici sono stati tutti bravi, mi hanno aiutata.

La sensazione più forte che ho avuto è stata quella di essere ascoltata. Non è poco per me.

Voi non sapete quanto sia stato importante avervi incontrato.