Un nuovo sorriso
Raccontaci di te…
Mi chiamo S. e ho 36 anni, sono di Imola. Ho a carico mia madre che ha una disabilità psichiatrica riconosciuta e in passato ha avuto problemi di alcolismo. Sono stato disoccupato da agosto 2017 e a gennaio 2018 mi è terminato l’assegno di disoccupazione. Improvvisamente mi sono ritrovato senza reddito, se non per il basso assegno INPS di mia madre con cui dovevamo tirare avanti in due.
Quando hai cercato il supporto dell’associazione Ascolto? Per quali bisogni?
Ho cercato supporto da Ascolto Onlus perché a dicembre del 2017 mi si sono spezzati alcuni denti dell’arcata superiore frontale. A livello estetico, il danno era tale da rendermi impossibile l’ottenimento di una posizione lavorativa. Non potevo curarmi da privato a causa del bassissimo reddito familiare e per l’ansia di non poter ritrovare lavoro a causa di questo difetto sono entrato in cura dallo psichiatra dell’Asl.
Hai provato a parlare dei tuoi problemi di salute con il medico di famiglia o in ospedale?
Prima di rivolgermi ad Ascolto ho provato dall’odontoiatria dell’ASL pubblica, ma mi hanno spiegato che si occupano solo di estrazioni e non di cura e riassetto estetico.
Parliamo dell’esperienza al Centro Medico Santagostino: come valuti il servizio ricevuto? Qual è stata l’accoglienza ricevuta dallo staff e dagli specialisti?
Il servizio è stato ottimo: personale con grande sensibilità e di alta professionalità. Non posso che dire di essere molto soddisfatto dell’assistenza ottenuta.
E oggi come ti senti?
Oggi, grazie all’intervento di Ascolto sono riuscito a firmare un primo contratto di lavoro e ho smesso con gli antidepressivi che avevo cominciato a prendere su prescrizione psichiatrica nel periodo più buio. Il fatto di poter tornare a lavorare ha una forte componente emotiva positiva per me, da sempre molto dinamico e pieno di voglia di fare.
Che piani hai per il tuo futuro?
Spero di mantenermi lavorativamente attivo e avviare al contempo progetti di fundraising per le Onlus, dato che quanto è successo mi ha fatto provare sulla mia pelle certe mancanze a cui le associazioni no profit sopperiscono e con cui intendo collaborare e sviluppare iniziative affini.